No amici calma, non siamo alla prova del cuoco, la Antonella Clerici brava presentatrice ancora non fa parte della nostra squadra, non è neanche una nuova ricetta del nostro amico Peppe, ma vogliamo illustrare i vari metodi di caccia al cinghiale che si svolgono in Italia, infatti il detto paese che vai usanze che trovi, noi vorremo cambiarlo in paese che vai Battuta o come dicono in Toscana Braccata che trovi. Infatti parlando, confrontandoci in questo portale, è emerso che ognuno a dei modi suoi di cacciare, in Toscana si usa il metodo della Braccata, in Sardegna in linea di massima lo stesso dove da posto a posto cambia ma il criterio e uguale, in Liguria hanno un metodo tutto loro, l’incontrario di Sardegna e Toscana, io la chiamerei “il silenzio”, qui non si urla, non si muove nessuno, le poste sono quelle di 40 anni fa sempre le medesime, ma a fine battuta porta ugualmente i suoi frutti. L’amico Peppe, invece a inventato un modo diremo tutto suo, che poi non è altro che una Girata, ma da buon sardo ha modificato a suo piacimento per esigenze di luoghi in cui si svolge, per esigenze di cani, infatti qui si usano 10 Dasch tutti assieme, per necessità di portare a fine battuta il carniere programmato. Intanto la Girata cosa consiste? Si individua una preda grazie ad un cane chiamato limiere cioè in grado di seguire la pista del cinghiale anche per chilometri al guinzaglio, una volta giunto in prossimità della lestra del cinghiale, si provvede ad sistemare le poste, fatto partire il cinghiale sarà la bravura del cacciatore a decretare la fine del solengo, ho sarà il solengo a far sì che il povero tiratore venga preso amichevolmente in giro. Questo diciamo in linea di massima e la caccia chiamata “La girata”, Peppe invece a asportato delle modifiche, intanto la squadra da lui capeggiata e composta da 7 elementi, persone che ognuno a un suo compito preciso, vorremo dire di piccoli professionisti della caccia, si muovono nella intricata macchia mediterranea come fossero dei piccoli rambo, ma tutti consapevoli di quello che devono fare, qui un minimo errore può causare quelle disgrazie che ognuno di noi non vorrebbe mai trovarsi ad affrontare, si spara solo sull’animale VISTO, tassativamente si usa cartucce a palla come prevede la legge, e non a pallettoni come purtroppo ancora dei sprovveduti fanno in giro per L’isola, qui si traccia giorni prima e Peppe che provvede di persona, una volta individuata il luogo della battuta la domenica ha inizio “la Girata alla Peppe”. Peppe per questo tipo di caccia usa i dascah, da lui personalmente addestrati, sono 10 magnifici ausiliari dressati per questo tipo di caccia, procedono a rastrello assieme al suo conduttore, nel contempo la rimanenza della squadra avanzano in luoghi ben stabiliti ma sempre nel perimetro della battuta, ognuno dei componenti conosce a perfezione l’abitat del luogo, sa dove può sparare, sa dove non può sparare, conosce tutti i posti dove l’animale pressato dai cani può “forzare”, e per questo che noi in precedenza abbiamo chiamato dei piccoli professionisti, e non dei sprovveduti incapaci di portare a termine una battuta di caccia, una volta individuato l’animale/i da parte dei dasch, Peppe e la sua squadra attuano ogni stratagemma per cercare la cattura del solengo, vedere all’opera queste persone come si muovono in simbiosi nell’intricata macchia mediterranea e qualcosa di spettacolare, a volte non si capisce chi sia il cinghiale talmente sono veloci nel cercare di chiudere ogni via di fuga, ma ripeto consapevoli di quello che stanno facendo qui un minimo errore, una minima distrazione può costare cara a loro stessi, i cani nel contempo sanno fare bene il loro lavoro, se un cinghiale/i riescono per mille fattori ad uscire indenni dalla girata di Peppe, ritornano subito dal suo padrone senza prodigarsi in quelle seguite all’infinito che a conti fatti servono a farsi fregare solo da persone senza scrupoli appostati nelle vicinanze delle battute. L’ultima stagione di caccia Peppe e la sua squadra con questo metodo hanno abbattuto 60 cinghiali, per chi conosce la Sardegna, i luoghi dove si caccia sono numeri da record, poi se si contano che sono 8 persone bisogna togliersi tanto di capello, ma questa e la dimostrazione se vi è coesione, intesa, passione, e capacità nel cacciare questo e possibile, Peppe e consapevole di questo, e per tanto che noi cacciatori di cinghiali non chiudiamo in faccia la porta a nessuno, se questo criterio funziona………………… allora tutti “Girata alla Peppe”.
By Istriano