Questi giorni sul nostro sito, si è accesa una discussione riguardante la caccia di selezione, il prelievo selettivo nella caccia agli ungulati, senza l’ausilio del cane, descrivendola come unico modo corretto di caccia. Premetto che la legge nazionale la 157/92 quella riguardante la caccia in Italia, non vieta l’impiego dei segugi nella caccia agli ungulati, con eccezione del camoscio, quindi chi si atteggia in tali convinzioni dovrebbe prima leggere le varie norme che tutelano la caccia, in secondo luogo sempre a mio parere, chi manifesta ostilità nell’utilizzo del cane, bisogna ricordare che la storia della caccia, visto che qualcuno qui parla di storia, radici, tradizioni, veniva impiegata nell’antichità come la caccia ai cervidi con intere mute di cani (caccia a forzare), dove tuttora ancora viene praticata nella vicina Francia, ed altri paesi civili e democratici, questa caccia dalle nobili tradizioni consiste nel cacciare un selvatico individuato, generalmente una femmina, dove ricordiamoci e sempre il capo branco, è non il maschio come qualcuno ancora crede, con l’utilizzo di un ottimo tracciatore (come si fa anche adesso), e una vota individuata la lestra, si mollava l’intera muta, questo modo di cacciare veniva viene praticato dai tempi del Medio Evo, l’unica eccezione ai tempi nostri che questi ausiliari erano assoggettati ad cacciare solo l’animale prescelto rifiutando il cambio, ossia l’intromissione durante la seguita di un altro animale che non fosse quello scelto per la battuta. Allora ci chiediamo in Italia e possibile effettuare un tipo di caccia come quello descritto sopra per un prelievo cinegetico selettivo? Forse e questo che qualcuno in questo sito chiedeva? O anche questo tipo di prelievo e dannoso? Ho esiste solo ed esclusivamente la caccia di selezione? Nell’attesa che qualcuno formuli una risposta, provo a darne qualcuna io. Cosa s’intende come caccia di selezione oggi in Italia? Intanto possiamo essere tutti dei selecontrollore? No cari amici miei, nella nostra amata nazione nulla si fa per nulla per diventare selecontrollore (poi di cosa), ci domandiamo noi cacciatori, bisogna frequentare un corso bandito da varie associazioni tra le quali le nostre quelle che ci dovrebbero tutelare e noi paghiamo fior di euro, imparare tante cose infondo stiamo sempre frequentando un corso, di cui alcune difficili, dove senza offendere nessuno molti di noi tra cui il sottoscritto non sono andati avanti con gli studi, quindi ritornare a studiare, per poi sperare di diventare anche noi selecontrollori, già qui si dimostra che questa pratica, se così vogliamo chiamarla viene praticata da pochi eretti, e si perché non credete che una volta ottenuto il brevetto di sele, avete diritto di scorrazzare per le campagne vestiti da piccoli soldati austriaci, a sparare a vostro piacimento. No anche qui esiste una gerarchia, io la vorrei chiamare semplicemente RACCOMANDAZIONE, che in Italia a dato lavoro a tanta gente, questo e come si diventa selecontrollori. Questa figura in Italia sta diventando sempre più diffusa, avanzando tesi contro l’impiego del nostro amato segugio nell’impiego nella caccia, come quella nel capriolo dove il cane secondo loro procurerebbe stress, ma questo avviene solo in Italia, il capriolo in Francia ed altri paesi dove viene impiegato il segugio pare non crei nessun disturbo, uso la parola pare per non irritare i nostri amici selecontrollori, poi amici miei se così fosse tutta quella marea di cornuti conosciuti come bambi, se così fosse non starebbero tutta la stagione di caccia dentro le nostre battute a romperci i marroni dalla mattina alla sera, e poi lasciatemelo dire da che mondo e mondo il nostro amato segugio deriva o no dal lupo, e il lupo che fa dorme? No insegue la preda, quindi il capriolo cioè la preda viene inseguita, quale stress da segugio l’unico stress e quello di vedere voi vestiti da vichinghi girare da soli, e fattemelo dire senza offesa per il nostro segugio “come dei cani”, altro che fratellanza, punto d’incontro e altre belle minchiate. Quindi per favore piantatela con queste stupide teorie, non vi crede nessuno, sappiamo bene che dietro a tutto questo c’è solo interesse economico, altro che selezione, controllo e abbattimento di giovani non atti alla riproduzione, maschi vecchi, animali malati, quel interesse che grosse aziende di armi, dove vogliamo ricordare che noi sfigati cacciatori andiamo a caccia ancora con il 12 del nonno, magari ancora legato con il fil di ferro, voi selecontrollori, fucile ultima generazione prezzo 3500€ in su, binocoli da guerra del golfo dove riuscite a contare anche quanti peli tiene nel posteriore, cartucce ultra traccianti, cappellino da festa del Alpino (senza offesa per il glorioso corpo degli Alpini), calzettoni alla tirolese, il tutto per la modica cifra di 6000€, noi cacciatori di cinghiali questa cifra non la spendiamo in tutta la nostra vita di cacciatore, quindi se certe associazioni ripeto per l’ennesima volta che ci tutelano spingono per la chiusura della caccia con il segugio un motivo deve esistere? Questo e il motivo. Per quanto riguarda il prelievo cinegetico selettivo, che forse qualcuno cercava di spiegare, ma forse non conoscendo la caccia non riusciva a farci comprendere, in Italia viene già fatto, questo e dovuto all’invasione di caprioli stressati che la domenica non avendo nulla da fare ci rallegrano le nostre battute della loro presenza, quindi già si traccia (cane/i a guinzaglio), una volta individuata la traccia del cinghiale/i ( cane/i) che segnano con voce sonora la presenza del cinghiale/i, si provvede a sciogliere la muta nei pressi della rimessa del cinghiale/i, una volta partito sarà l’uomo cacciatore, e il cinghiale preda a stabilire il proseguimento della nostra storia…….. mi sa che già questo si faceva nel Medio Evo, come passa il tempo.
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